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#CUOREROSSOBLU

A TU PER TU CON TESTA E LORENZETTI: I NUMERI 1 DI DUE GENERAZIONI DIFFERENTI

15 – 11 – 2018

Guidare la difesa. È il loro mestiere. Mani che lavorano. È il loro ruolo. Sono rispettivamente “leggenda” e legenda, nel senso che in Andrea Testa puoi trovare una carriera enciclopedica e che in Luca Lorenzetti al momento puoi solo leggere la spiegazione del perché sarà un portiere dal futuro roseo. 

Tre vittorie ed un pareggio nelle ultime quattro gare e la Civitanovese è così risalita dall’ultima alla quinta posizione (che diventa settima a causa della differenza reti peggiore rispetto ad Aurora Treia e Monturano Campiglione, squadre a parità di punti con i rivieraschi). Un segnale evidente di ripresa, dopo un avvio vissuto con molti bassi e pochi alti: quattro sconfitte consecutive e la cocente eliminazione dalla Coppa Italia. Tuttavia i numeri dicono che la Civitanovese in tutti ed otto gli incontri di campionato disputati non è mai riuscita a lasciare la propria porta inviolata. Dato che accresce a nove match su dieci se si tengono in considerazione anche le due gare della coppa nazionale, dove solo a Montecosaro è stato portato a casa un clean sheet.

«La squadra è nuova – evidenzia Andrea Testa – quindi nei meccanismi difensivi ci dobbiamo ancora imparare a conoscere. Sicuramente ci dobbiamo aiutare un po’ di più gli uni con gli altri perché per non prendere gol dobbiamo rimanere concentrati tutti al 110%. Tuttavia – continua l’estremo difensore classe 1990 – io sono del parere che anche se subiamo una rete l’importante è farne sempre una in più degli avversari. Certo, non è bello subire gol tutte le domeniche, però nel gioco del calcio se uno vuole raggiungere dei risultati deve vincere e per farlo serve segnare di più di chi hai di fronte».

Andrea Testa

Una Civitanovese che proprio da una decina di giorni ha sostituito il dimissionario Davide De Filippis con Emiliano Da Col alla guida tecnica della squadra. «In agosto il progetto è partito con mister De Filippis – spiega Testa – e dunque dispiace che ci sia stato questo cambio in panchina, d’altronde come sempre in questi casi, tuttavia quando si arriva a questo punto significa che le cose non sono andate bene o comunque come si speravano. È stato un inizio abbastanza difficile perché ci dovevamo adattare al campionato, adesso però veniamo da quattro risultati utili e vogliamo dare continuità. Mister Da Col non ha portato un cambiamento radicale, perché prima che arrivasse la situazione non era drastica, lui ha semplicemente lavorato di più sulla testa dei giocatori, in particolare sulla concentrazione e anche domenica a Chiesanuova si è vista più attenzione in mezzo al campo. Tuttavia questo non significa che prima non eravamo concentrati, ma magari era un periodo in cui ci girava tutto male e alla prima cosa negativa ci buttavamo giù».

Un Andrea Testa che dovrà rimanere per circa un mese fermo ai box a causa di un infortunio al ginocchio destro, di fatto proprio domenica al “Sandro Ultimi” di Chiesanuova è stato sostituito dal classe 2001 Luca Lorenzetti, portiere dell’Under 19 della Civitanovese. «Mi è stato trovato un po’ di liquido sul ginocchio destro e per far assorbire il versamento saranno necessarie delle terapie, stare a riposo e poi ricominciare gradualmente con delle sedute in piscina. Almeno per due settimane dovrò fare fisioterapia e nuoto: non c’è una tempistica esatta per il recupero, ma sicuramente più mi sottoporrò alle cure necessarie prima dovrei guarire. Con me fuori – rassicura Testa – possiamo tutti stare tranquilli. Domenica Lorenzetti è andato bene, l’ho visto sicuro di sé e l’unico gol che ha subito è stata una punizione imparabile di Ramadori».

A tal proposito è proprio Luca Lorenzetti a raccontare l’esordio in maglia rossoblù: «Per me è stata una grande emozione scendere in campo con la maglia della Civitanovese. Credo sia un’esperienza unica, sono molto felice e ringrazio sia il mister Matteo (Dari, preparatore dei portieri, ndr) sia mister Da Col per avermi concesso questa occasione».

«Se dovrò scendere in campo nuovamente, mi farò trovare pronto – seguita il portierino classe 2001 ex San Claudio e Maceratese –. La concorrenza con Solà? È solo costruttiva. Allenarmi con i più grandi mi permette di crescere e magari di imparare da loro i trucchi del mestiere. Spetta al mister decidere chi scende in campo, ma io sono pronto per affrontare le partite che mi aspettano qualora dovrò giocare».

 

Luca Lorenzetti