di Vittorio De Seriis
Il cammino in queste ultime giornate ha fatto emergere una Civitanovese sicuramente più battagliera rispetto al generale cammino compiuto in campionato e la bella striscia di quattro successi le hanno consentito di avere un ruolo di rilievo nella fase dei playoff che prenderà avvio il 5 maggio con l’incontro casalingo contro l’Azzurra Colli. Uno stato ottimale di salute fisica e mentale della squadra, dunque, in un momento di stagione dove normalmente emergono inevitabili cedimenti. A parte l’appassionato lavoro dell’allenatore, Davide De Filippis, ritornato alla guida tecnica della squadra dall’8ª di ritorno (21 punti in classifica, 22 reti segnate e 8 subite) e del preparatore dei portieri Matteo Dari (i risultati con Testa e Lorenzetti si vedono), non è trascurabile quella sicura sferzata apportata dal preparatore atletico Roberto Ripari, entrato a far parte dello staff della società nella seconda quindicina di marzo. Abbiamo perciò cercato di conoscerlo un po’ meglio.
Di lui sappiamo che è originario di Bollate, nel milanese, dov’è nato nel 1970, che ha portato avanti un’intensa attività giovanile sia in atletica che nel calcio e dal 2010 risiede a Civitanova Alta: di professione grafico, ma soprattutto è un grande appassionato di atletica che lo ha portato a collaborare attivamente con società del territorio. A tutti gli effetti un tecnico Fidal, ben a conoscenza della tipologia degli esercizi da proporre ai giocatori, al modo corretto di eseguirli, alla conoscenza degli atleti e del loro passato infortunistico e delle loro caratteristiche fisiologiche.
Com’è nato il rapporto con la Civitanovese?
«Mi sono trovato a parlare con il fisioterapista della squadra, Luigi Vagnoli – ha risposto – e con lui abbiamo approfondito degli aspetti fisici e atletici dei giocatori in forza alla Civitanovese. Abbiamo condiviso la necessità di introdurre criteri più adeguati alla preparazione e una volta ottenuto il benestare della Società mi sono subito messo al lavoro, con la piena condivisione dell’allenatore».
Quali gli aspetti che andavano introdotti subito?
«Innanzi tutto dare più importanza alla corsa e la resistenza alla corsa veloce – ha precisato – e collaborare con lo staff tecnico per tenere sempre alto il clima di salute fisica e mentale della squadra».
Quali le risposte ottenute?
«Direi ottime – ha ammesso con un sorriso – considerando gli esiti di questi ultimi incontri, per cui ci stiamo avvicinando a una fase molto importante con la consapevolezza di avere, tutti insieme, portato avanti un lavoro importante in termini di serietà e impegno».
Il preparatore atletico, come si sa, deve seguire con attenzione non solo l’spetto tecnico della preparazione, ma anche lo stato di salute dei giocatori e in particolare di quelli infortunati. Qual è al momento la situazione di Falkenstein?
«Jorzolino ha avuto una stagione davvero difficile – ha ovviamente riconosciuto – e attualmente sta lavorando per cercare di superare le ultime difficoltà fisiche, per dare anche il suo apporto alla squadra. Il lavoro che sta perfezionando è quello della velocità, che è poi una sua spiccata dote fisica. Valuteremo nei prossimi giorni quale potrà essere il suo possibile recupero».
Clima di profonda fiducia, perciò, in seno alla Civitanovese e grande attesa per la prossima sfida e quelle, come un po’ tutti si augurano, si dovranno affrontare, con la convinzione che il tecnico, il preparatore dei portieri e l’ultimo arrivato, Roberto Ripari, sapranno sicuramente ottenere il meglio del meglio.