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GLI UMORI DALLA SALA STAMPA: LE DICHIARAZIONI DEI DUE TECNICI

È apparso soddisfatto per il punto ottenuto e fiero del suo Montecosaro mister Francesco Cantatore nell’immediato post gara. «Venivamo da un periodo positivo nel quale nelle ultime sei partite la squadra aveva ottenuto quattro vittorie e due pareggi, dimostrando di essere in salute e di essere consapevole della propria forza -esordisce il tecnico 41enne di origini pugliesi -. Siamo venuti a Civitanova a giocarci questa partita con l’obiettivo di portare avanti la condizione e possibilmente allungare la striscia di risultati utili consecutivi. Fortunatamente ci siamo riusciti e ce la siamo giocata con le nostre armi contro una buona Civitanovese».

Inaspettato il vantaggio iniziale dopo soli 20 secondi?

«Avevamo impostato una partita così, cercando di rimanere alti il più possibile, anche se sapevamo che alla lunga la Civitanovese ci avrebbe costretto ad abbassare il baricentro, quindi ai limiti delle nostre possibilità abbiamo provato subito ad aggredirli e devo dire che è andata piuttosto bene perché ci siamo riusciti. Il merito è dei ragazzi e devo fare veramente i miei complimenti alla squadra».

Il rigore contro?

«Dispiace per il nostro under Paolo Bartolini, che purtroppo è incappato in un errore di gioventù, ma è un ragazzo fantastico e glielo possiamo concedere. L’importante quest’oggi per noi non era ottenere un punto o tre, bensì la prestazione dei miei ragazzi e devo dire che quella c’è stata e sono contento».

Francesco Cantatore, tecnico del Montecosaro

Umore opposto, invece, nella sponda rivierasca, dove il tecnico Marco Pennacchietti era veramente amareggiato per l’occasione sciupata di avvicinarsi alle prime posizioni. «Il gol a freddo ci ha senz’altro tagliato le gambe e ci ha fatto riaffiorare vecchie paure. I ragazzi hanno iniziato a voler fare le cose difficile dimenticandosi di quelle semplici e quando facciamo così creiamo solo confusione. Siamo stati bravi a recuperarla a fine primo tempo con una buona pressione e una corretta fluidità della manovra. Peccato che nel secondo tempo siamo tornati ad essere confusionari, poco lucidi. In questo momento questo è il nostro limite, dobbiamo ancora crescere».

C’è un giocatore che in panchina scalpita: Jorzolino Falkenstein. Un giocatore come lui, non pensa sia opportuno schierarlo dal primo minuto?

«Sta lavorando per questo. È entrato tutte le partite, sta facendo sempre meglio. Lo abbiamo aspettato a lungo, ma adesso lo vedo molto meglio, quindi già dalla prossima settimana potremmo valutare se sarà pronto a giocare dall’inizio».

Dopo aver riacciuffato il pareggio poco prima del duplice fischio, era lecito aspettarsi una Civitanovese d’assalto nella ripresa, invece ha fatto nuovamente fatica. Come mai?

«Siamo tornati a fare le cose difficili come dopo il gol subito. Il fatto è che quando vogliamo portare troppo la palla e troviamo una squadra ben chiusa in difesa andiamo in confusione. Di fatto ci siamo espressi al meglio nei dieci minuti che hanno anticipato il nostro gol, facendo girare rapidamente la palla e creando i movimenti giusti per liberare gli spazi. Ci vuole più personalità nel fare le cose semplici con continuità».

Il cambio Marino – Milanesi dopo 32 minuti?

«Eravamo sotto di un gol e il Montecosaro continuava a pressare alto, quindi ho agito subito per salire un po’ di più con i terzini e limitare che loro ci schiacciassero nella nostra area. Milanesi ha fatto una buona partita da terzino sinistro e spostando Ferrari a destra sul suo ruolo naturale ci siamo garantiti una doppia spinta su entrambe le fasce».

Si è persa una grande occasione per scavalcare alcune pretendenti ad un posto al sole nei playoff e soprattutto per accorciare dal battistrada Atletico Ascoli…

«Il campo ci ha detto che ci manca ancora qualcosa, quindi non è che arriviamo adesso nell’immediato a prenderci qualcosa. Ci arriveremo a fine campionato, quando saremo cresciuti. Se miglioreremo arriveremo a fare qualcosa di importante, altrimenti continueremo ad avere dei limiti che ci freneranno. Il campo dice questo dalle nostre ultime uscite, quindi la verità è che per accorciare da chi ci precede dobbiamo migliorare perché qualcosa ancora ci manca».

Marco Pennacchietti, tecnico della Civitanovese