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FUNERALI VEDOVA QUINTABÀ: ANCHE LA TESTIMONIANZA DELLA CIVITANOVESE

Chiesa Cristo Re gremitissima in occasione dei funerali della maestra Rosalba Morbidoni, ved. Quintabà, deceduta alle ore 15 di martedì 26 dicembre nell’ospedale di zona, all’età di 88 anni,  e fra le testimonianze di tanti concittadini, di  ex insegnanti, di una nutrita rappresentanza della comunità Neucatecumenale, della quale  la defunta faceva parte, c’è stato un apporto della Civitanovese Calcio  sia con un cuscino fiorito,  sia con la presenza di un gruppo di giocatori, assieme  al dirigente Valerio Cerolini e all’addetto allo spogliatoio Sandro  Piampiani.  Una partecipazione che si ricollega sia al defunto marito della signora Rosalba, Luigi Quintabà (6/12/1928 – 31/8/ 2005), che ha fatto parte della società, l’ha seguita come giornalista per decenni ed è stato l’autore della pubblicazione “Civitanovese, una storia”, pubblicata nel giugno 2007 (Tipografia Silver di Montegranaro), sia per il figlio Alessandro che segue da anni  quale giornalista l’attività sportiva della Civitanovese.

Il rito funebre è stato un susseguirsi di momenti di profonda spiritualità e il celebrante,  il  parroco don Mario Colabianchi, con a fianco padre Evaristo Gevasoni, ha fatto cenno  al Vangelo secondo Giovanni (Gv 20, 1-9), i in quella che si può considerare la prima testimonianza della resurrezione e al versetto del Salmo Responsoriale: “ I tuoi amici, Signore, contemplano il tuo volto”.  “È bello – ha detto fra l’altro, a tale proposito, don Mario nell’omelia – sentirci chiamati amici, dal momento che l’amicizia è in primo luogo un dono”. Il parroco ha anche rilevato il fatto che la defunta ha  dato nella vita una profonda  testimonianza di amicizia”. 

Da parte della Comunità Neocatecumenali un insieme di canti e di preghiere, come nell’occasione della recita del Credo, che hanno fatto attorno alla bara.

Alla conclusione della Messa, alcune riflessioni prima del figlio Alberto, che ha ricordato “le tante sofferenze di mamma – ha detto – sopportate con coraggio e fede” e poi dell’altro figlio, Alessandro, che ha ringraziato quanti hanno partecipato al funerale “e a quanti ci sono stati vicini nel dolore – ha riferito con commozione –  per la morte di nostra madre, donna e insegnate, piena di fede e di preghiera”.

La defunta sarà sepolta nel cimitero di San Marone e l’ottavario sarà celebrato nel corso della messa di venerdì 4 gennaio, alle ore 18, nella chiesa di San Pietro.

 

Vittorio De Seriis