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LA CIVITANOVESE RIPARTE DA DAVIDE DE FILIPPIS

Nella Civitanovese inizia ufficialmente l’era Davide De Filippis. Ieri, al termine di una giornata molto intensa, il club di via Martiri di Belfiore ha annunciato il nome del suo nuovo condottiero che guiderà la prima squadra in Promozione nella prossima stagione.

«Sono super felice di essere il nuovo allenatore della Civitanovese, una squadra gloriosa che come me è dovuta ripartire dal basso. Ad unire i nostri destini è stata proprio la voglia e l’ambizione di tornare il più in fretta possibile nel calcio che conta – queste le prime parole del neo tecnico rossoblù –. Nella mia lunga carriera da calciatore ho avuto tanti e validi allenatori da cui ho appreso molto e che hanno formato il mio bagaglio tecnico. Conosco bene l’importanza della piazza e la difficoltà del campionato di Promozione marchigiano ma a me piacciono le sfide e amo la pressione. In una piazza in cui c’è tanta pressione vuol dire che c’è altrettanta voglia di vincere. E da allenatore non posso chiedere di più. Non vedo l’ora di iniziare perché siamo già in ritardo. Allestiremo una squadra competitiva per fare un campionato di livello».

Ovviamente la rosa della Civitanovese è ancora un cantiere aperto ed è, dunque, presto per parlare di formazioni o di schemi ma mister De Filippis ha comunque parlato del suo credo calcistico e del suo modulo tipo. Anche se lo stesso tecnico ha tenuto a specificare che il suo modulo tipo non è una gabbia. Quello che conta è la sua idea di gioco che prevede un calcio propositivo, lo schema è secondario.
«Prediligo il 4-3-2-1 ma senza nessun vincolo. Sicuramente per me avere tre uomini davanti a mettere in allerta il reparto difensivo avversario è fondamentale – ha spiegato De Filippis –. Il mio è un calcio propositivo. Mi piace partire dalla retroguardia e non buttare mai via il pallone. Le squadre avversarie che vogliono farci goal devono sapere che non possono sbagliare altrimenti noi ripartiamo e le puniamo. Nella mia squadra gli interni di centrocampo devono correre tantissimo e oltre a saper difendere devono sapere attaccare. Questo è il mio credo ma non sono un integralista. E’ chiaro che il nostro gioco terrà conto dei campi in cui andremo a giocare».

A coadiuvare il lavoro del tecnico terracinese ci sarà il vice allenatore Matteo Siroti, profondo conoscitore del calcio marchigiano, che sarà il punto di riferimento di De Filippis.

Nella giornata di ieri è stato, inoltre, presentato Matteo Dari che ricoprirà il ruolo di preparatore dei portieri.

Ad accogliere il neo tecnico è stato il presidente Mauro Profili. «Oggi è un giorno importante per la Civitanovese. Abbiamo scelto di affidare la panchina a De Fillippis che è il profilo che più ci ha convinto. Le sue indubbie qualità e il suo grande gioco sono i requisiti che ci hanno stregato. L’aspetto da sottolineare è che la scelta della nuova guida tecnica è stata condivisa da tutta la società. Il nostro obiettivo è di ottenere i risultati con il bel gioco – ha commentato Profili –. Da qui a dieci mesi ci aspetta un lungo viaggio che spero ci porti a poter festeggiare come si deve il centenario di questa gloriosa società. Faccio una grandissimo in bocca al lupo a Davide e a tutto il suo staff».

 

Breve biografia di Davide De Filippis

Nato a Terracina il 18 marzo 1974, De Filippis si è trasferito poi a Monte San Biagio dove fin da piccolo con “Gli amici del Rione” ha iniziato a tirare i primi calci. La passione per il calcio lo coinvolge subito e già all’età di 10 anni partecipa a diversi tornei importanti. Qui si mette in luce e viene prelevato e portato a Roma, dove mette in evidenza le sue doti di attaccante distinguendosi a tal punto da essere chiamato per dei provini da Lazio, Milan, Roma, Juventus e Napoli. Per disaccordi economici la sua società romana di appartenenza non riesce mai a concludere per il meglio.

Passano gli anni e dopo un lustro di sacrifici De Filippis torna alla Juniores del Terracina dove trova l’ambiente giusto per crescere. È stato da sempre affascinato dal dribbling di Michael Laudrup e dalla velocità di esecuzione di Caniggia. De Filippis negli anni cresce sempre di più e diventa un portentoso esterno d’attacco che gli vale il soprannome di “la freccia rossa”.

Ex calciatore professionista di Serie B, C e D (con una piccola parentesi in serie A con il Perugia di Gaucci) di squadre come L’Aquila, Perugia, Avellino, Torres, Sambenedettese, Morro d’Oro, Angolana, Guidonia Montecelio e Francavilla, De Filippis è cresciuto sotto l’ala protettiva di Cosmi e Colantuono e nella scorsa stagione, dopo aver stravinto il campionato di prima categoria nell’anno precedente, si è messo in mostra come allenatore nel campionato di Promozione laziale alla guida del Monte San Biagio tanto da convincere la dirigenza rossoblu a puntare su di lui per la stagione 2018/19.