A TU PER TU CON PABLO PANICHELLI
Dopo un inizio di stagione incisivo e in alcuni casi decisivo, Pablo Panichellista diventando sempre più un punto fermo di questa Civitanovese.
L’esterno argentino classe 1994 sabato in quel di Muccia ha trovato la prima gioia personale di questa stagione, ma prima di allora si era messo in luce con molto “lavoro sporco” al servizio di mister Nocera e della squadra: tecnica da vendere, fenomenale nei contrasti aerei, motorino instancabile lungo tutta la fascia e fondamentale nelle giocate aeree grazie ai suoi centimetri e alla sua capacità di inserimento.
Oggi abbiamo ascoltato le sue opinioni su questo avvio di stagione, non senza toglierci qualche curiosità sulla sua vita privata.
• Pablo come te la stai passando a Civitanova?
“Mi trovo bene. Mi sto ambientando e sto conoscendo persone eccezionali, dalla società, a mister Nocera, passando per il suo staff, i magazzinieri, fino ad arrivare ai compagni. Piano piano diventerò un civitanovese a tutti gli effetti (sorride, ndr)”.
• Come ti trovi con i tuoi compagni di squadra?
“Quando l’obiettivo comune è vincere e tutti remano nella stessa direzione è tutto più facile. Sia io sia i miei compagni (argentini e non) siamo ambiziosi e cerchiamo sempre di fare del nostro meglio per ottenere i tre punti ad ogni gara. Tra di noi c’è serenità e ad ogni allenamento c’è il giusto mix di competitività e divertimento. Il massimo quando si vuole lavorare seriamente”.
• Cosa pensi della società?
“La società è in gamba. Il presidente e i dirigenti pensano ad ogni mia esigenza e ho visto in loro la stessa voglia di vincere che ho io. Questo è molto importante, perché ripeto, quando tutti vogliono la stessa cosa e c’è feeling tra i singoli, si crea un unico collettivo vincente”.
• Sabato scorso hai siglato il tuo primo gol in campionato. A chi lo dedichi?
“Lo dedico a Dio, che ringrazio per avermi dato questa passione, alla mia famiglia e a mia moglie”.
• Quello della squadra è ormai noto, ma qual è il tuo obiettivo personale per questa stagione?
“Voglio vincere il campionato giocando il più possibile e magari segnando ancora come sabato a Muccia. Inoltre voglio crescere ancora di più calcisticamente e continuare ad imparare per migliorarmi”.
• A quale giocatore ti ispiri?
“Non ho un calciatore preferito in particolar modo, ma mi piace uno sportivo con la S maiuscola come Roger Federer. Lui è sinonimo di perfezione, tecnica, costanza e allenamento.
Ringrazio sempre Dio, lui mi dà la forza di fare tutto ciò che faccio”.
• Qual è il tuo sogno nel cassetto?
“Il mio sogno è quello di poter vivire di questa passione per il calcio ancora per qualche anno e poi aprire il nostro (suo e della moglie Mariana, ndr) ristorante a Córdoba, la città dove sono nato e alla quale sono molto legato”.