Pronti, partenza, via. Allacciate le cinture e mettetevi comodi, rilassatevi almeno voi che potete. Perché il mercato della Civitanovese non conosce soste e la dirigenza rossoblu difficilmente riposa, anzi è sempre attiva per regalare a mister Nocera una squadra a cinque stelle per il prossimo campionato di Promozione.
Dopo giorni di attesa, l’estate della Civitanovese sta entrando finalmente nel vivo e si preannuncia sempre più calda. Il direttore Enzo Di Meo sta lavorando duramente per allestire un team che abbia tutti i crismi per definirsi stellare. E a tal proposito, dopo Andrea Testa e Antonio Compierchio, anche Matias Martin Miramontes vestirà rossoblu nella prossima stagione.
Cresciuto nel Temperley, il centrocampista argentino, classe 1981, è una vecchia conoscenza del calcio italiano. Infatti nel 2003 esordisce con la maglia del Venezia nella Serie B italiana, dove in due stagioni colleziona 64 presenze segnando anche 4 gol. Successivamente si trasferisce in Portogallo all’Uniao Leiria (Primeira Liga), ma dopo solo una stagione fa ritorno in patria giocando con il Newell’s Old Boys e il Gimnasia Jujuy in Primera División Argentina. Nell’estate del 2008 fa nuovamente ritorno in Italia accasandosi questa volta nelle Marche (luogo che lui ama moltissimo, ndr), più precisamente in Serie B con l’Ancona.
A fine stagione del campionato cadetto 2009/10, dopo il fallimento della società dorica, Miramontes rimane svincolato e viene in seguito acquistato dalla Cremonese in Lega Pro, dove totalizza 9 presenze timbrando una volta il cartellino. Dopo una parentesi in prestito alla Triestina, dove sebbene sia solo di passaggio realizza un gol in 13 presenze, il 2 agosto 2011 viene prelevato dal Frosinone, fresco di retrocessione dalla Serie B alla Lega Pro. La sua parentesi ciociara dura solo un anno, dopodiché fa ritorno al suo Temperley in Argentina. Ora, a distanza di sei anni, per Matias Miramontes si apre una nuova avventura italiana, quella con la Civitanovese Calcio.
Tra le tante offerte, cosa ti ha spinto a scegliere la Civitanovese?
«Cosa mi ha spinto? Diciamo che tempo fa ho conosciuto tanti amici che sono venuti a giocare qui e ho visto uno stadio bellissimo, una città stupenda e dei tifosi calorosissimi sempre presenti per sostenere la squadra. Io ora giocavo in Argentina in Quarta Categoria (la Serie D italiana, ndr), ma lì non c’è una buona qualità di vita. Così, parlandone con mia moglie e tenendo in considerazione che sto giocando bene e che mi sento a posto fisicamente, ho pensato di rimettermi in gioco per un progetto più ambizioso. Grazie ad un mio amico, Diego Acoglanis, l’idea di giocare con la Civitanovese è diventata una realtà concreta. Sono qui per star bene, per fare bene e per vincere, come mia abitudine negli ultimi anni».
Sei felice di ritornare in Italia?
«Sì, sono molto felice, qui ho lasciato dei bellissimi ricordi, soprattutto nelle Marche. Inoltre ho un figlio che ha l’età giusta per adattarsi tranquillamente in Italia. Lui è italiano, nato a Frosinone, e gli piace molto l’Italia come d’altronde a me e mia moglie. Quando siamo arrivati in Argentina la situazione non era quella che ci si aspettava, ora ringrazio la Civitanovese che mi dà la possibilità di tornare e sputerò il sangue per vincere qualcosa con questa maglia addosso».
Quando arriverai a Civitanova?
«Arriverò il 1 Agosto. Già ho fatto i biglietti per il 31 luglio, così arriverò prima e mi riposerò bene per far passare le scorie del jet lag dovute al cambio del fuso orario, poi il 2 agosto sarò già a disposizione di mister Nocera per iniziare la preparazione e arrivare nella migliore forma possibile alla prima giornata di campionato».
Hai mai giocato in un campionato minore come quello di Promozione?
«Non ho mai giocato in Promozione, ma più o meno conosco i ragazzi che l’hanno scorso sono andati a giocare là e ho visto qualche partita. Poi quando giocavo a Venezia, Ancona e Frosinone ho affrontato delle squadre di dilettanti quindi un’idea me la sono fatta e so cosa andrò a fare. Sento che farò molto bene, speriamo che alla fine tutto quello che percepisco dentro di me si avvererà nel concreto».
Hai un messaggio per i tifosi?
«Mi auguro che i tifosi siano sempre attaccati alla squadra, soprattutto con i nuovi arrivati, perché la società sta facendo una squadra forte per puntare ad un nuovo salto di categoria».